Milano Investigazioni

Permessi 104, chi può effettuare i controlli?

La Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 sancisce il diritto per i genitori, i parenti o gli affini entro il terzo grado che assistono un familiare disabile maggiorenne in situazione di gravità, di usufruire di permessi retribuiti nella misura di tre giorni mensili, anche frazionabili a ore.

Oltre alla richiesta dei permessi che abbiamo appena visto, chi assiste un parente disabile in maniera continuativa ha diritto ad alcune agevolazioni sul posto di lavoro che è indispensabile conoscere (leggi: https://www.leggioggi.it/2019/09/18/legge-104-agevolazioni/) e tra cui ci figurano la possibilità di scegliere la sede più vicina al proprio domicilio o il rifiuto del lavoro notturno così da rendere più facile l’assistenza.

Purtroppo, però, sempre più spesso salgono agli onori della cronaca casi di dipendenti infedeli che hanno fatto sistematico abuso dei permessi per la legge 104/92. Come il caso di giugno 2021, in cui la Corte di Cassazione si è pronunciata a favore del licenziamento di un dipendente di “Poste Italiane” che ha utilizzato i giorni di permesso con la legge 104 per fare la spesa e andare al mare con la famiglia.

Proprio per questo motivo, un numero sempre crescente di datori di lavoro si trova costretto a ricorrere a controlli che mirano a smascherare i dipendenti disonesti, ovvero che abusano in maniera illegale delle agevolazioni, mancanza che, come abbiamo appena visto, può portare persino al licenziamento. L’ordinanza n. 4670/2019 ha sancito, infatti, che sono da considerare legittimi i controlli effettuati dal datore di lavoro al fine di accertare l’utilizzo improprio dei permessi ex L.104/1992 da parte dei dipendenti.

Ma esistono dei limiti di azione entro cui un imprenditore può agire nel controllo senza rischiare di trovare a difendere se stesso dalle accuse di violazione della Privacy?

Lo Statuto dei Lavoratori vieta al datore di lavoro di effettuare controlli in merito allo svolgimento dell’attività lavorativa dei propri dipendenti. L’articolo 4 vieta, inoltre, l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività del lavoratore. I controlli demandati dal datore di lavoro ad agenzie investigative  e che riguardano l’attività del dipendente svolta anche al di fuori dei locali aziendali – ad esempio durante la fruizione dei permessi ex l.104/1992 – non sono preclusi ai sensi degli artt. 2 e 3 dello Statuto dei Lavoratori, laddove non riguardino l’adempimento della prestazione lavorativa, ma siano finalizzati a verificare comportamenti che possano configurare ipotesi penalmente rilevanti od integrare attività fraudolente – quali ad esempio l’indebita utilizzazione dei permessi ex legge 104 –  fonti di danno per il datore stesso.

Nel caso preso in esame dalla Corte di Cassazione, il dipendente infedele aveva presentato ricorso invocando proprio la presunta lesione della privacy con violazione dello Statuto dei lavoratori, ma l’argomento è stato bocciato poiché, “nel caso in disamina, il controllo del lavoratore al di fuori del luogo di lavoro era consentito perché finalizzato ad accertare l’utilizzo illecito del permesso”. I giudici hanno sancito, inoltre, che quando vengono utilizzati gli strumenti messi a disposizione dalla legge 104, l’assenza dal lavoro “deve porsi in relazione diretta con lo scopo di assistenza al disabile, con la conseguenza che il comportamento del dipendente che si avvalga di tale beneficio per attendere a esigenze diverse integra l’abuso del diritto e viola i principi di correttezza e di buona fede, sia nei confronti del datore che dell’ente assicurativo, con rilevanza anche ai fini disciplinari”.

Ricorrere a un investigatore privato per i controlli permette al datore di lavoro di rilevare il rispetto da parte del dipendente delle obbligazioni che derivano dal rapporto di lavoro e che permangono inalterate nonostante la sospensione (es: per malattia o per fruizione dei permessi di cui alla legge 104/1992), accertando gli eventuali illeciti. I detective di Milano Investigazioni operano nel rispetto assoluto delle normative così da garantire raccolta ed elaborazione di prove utilizzabili in tribunale in tutti i casi di infedeltà aziendale.